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Itininerario delle 15 Cattedrali

L’itinerario delle Cattedrali è un percorso di visita che coinvolge duomi e chiese cattedrali presenti nelle città e capoluoghi dell’Emilia-Romagna. Oltre a essere un itinerario che tocca i principali luoghi di culto delle più importanti città della regione è anche quindi uno spunto per visitare e gustarsi le bellezze delle città d’arte dell’Emilia-Romagna.

 

Seguendo un percorso da nord a sud l’itinerario delle cattedrali parte dal duomo di Piacenza. La chiesa dedicata a Santa Maria Assunta e Santa Giustina fu costruita a partire dal 1122 sulle macerie della preesistente chiesa distrutta dal terribile terremoto del 1117. Costruita all’epoca delle grandi fabbriche medievali come quelle della cattedrale di Parma e Modena, il duomo di Piacenza è uno dei più importanti edifici religiosi di architettura romanica in Italia. La Cattedrale conserva anche quel capolavoro dell’arte barocca rappresentato dal ciclo di affreschi della cupola realizzata dal Guercino.

Scendendo più a sud incontriamo poi Parma con il suo splendido battistero e il suo duomo che da quasi mille anni è una delle mete di arte, storia e fede medievale più importante d’Italia. Oltre che essere una mirabile pietra miliare di architettura e scultura romanica, il duomo è capace di fondere in perfetta armonia gli stili e le epoche accostando al lavoro austero di Benedetto Antelami lo sfarzo della pittura nella cupola del Correggio.

A Reggio nell’Emilia incontriamo invece la chiesa madre della diocesi in piazza Prampolini nel centro storico della città. La chiesa dedicata a Maria Assunta è un edificio la cui costruzione iniziò  ben prima dell’anno mille, ma che le vicende storiche e il tempo la consegnano a noi con una facciata ancora incompiuta e un impianto romanico continuamente rimaneggiato nei secoli.

Da Reggio nell’Emilia facendo una piccola digressione dalla Via Emilia si giunge nella diocesi di Carpi la cui chiesa Cattedrale è rappresentata dalla basilica di Santa Maria Assunta. Di impianto cinquecentesco, ogni anno a partire dalla sua fondazione, il 15 agosto dà luogo a una partecipata funzione e una processione solenne in onore di Maria Vergine Assunta in Cielo patrona della chiesa locale.

Proseguendo l’itinerario e tornando lungo la direttrice della via Emilia, si arriva bene presto a Modena e al suo Duomo che insieme alla torre Ghirlandina e l’adiacente Piazza Grande, costituisce uno dei maggiori monumenti medievali in Europa nonchè Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Fondata nel 1099 è uno degli esempi di arte e cultura romanica più illustre del mondo grazie alla ricchezza delle figure scultoree che la decorano in ogni parte e alla finezza delle lavorazioni che si protrassero per diversi secoli.

Da Modena a Bologna il salto è breve. E a Bologna ci soffermiamo sulla chiesa Cattedrale che non è – come molti potrebbero pensare - la chiesa di San Petronio bensì la chiesa dedicata a San Pietro che si staglia alta e imponente lungo via Indipendenza. Di fondazione assai antica e precedente all’anno 1000 fu di fatto riedificata dopo il 1600 snaturando completamente l'originale iconografia romanica di cui non rimane che un basamento di colonna tortile a forma di leone proveniente dall’antico precedente portale.

Diversa storia per la Cattedrale di Ferrara che invece è giunta a noi con la sua facciata perfettamente conservata nel suo splendido stile romanico-gotico. Dedicata a San Giorgio Martire e chiesa madre della diocesi di Ferrara-Comacchio, si affaccia nella bella piazza delle Erbe a un passo dal Castello Estense. Principale luogo di culto della città, tra il 2015 ed il 2016 la cattedrale ebbe una porta santa in occasione del Giubileo straordinario della misericordia voluto da Papa Francesco.

L’itinerario prosegue verso Ravenna dove, oltre alle più famose bellezze bizantine, si incontra anche la cattedrale metropolitana della Risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo. Il Duomo, principale luogo di culto cattolico della città di Ravenna e sede vescovile dell'arcidiocesi di Ravenna-Cervia, per quanto completamente ricostruito in epoca barocca conserva ancora tuttavia un battistero e un campanile paleocristiani.

Rientrando verso la via Emilia si incontrano le due diocesi di Imola e Faenza. 

La cattedrale della diocesi di Imola (oggi situata nel centro storico della città e dedicata a San Cassiano) ha una storia piuttosto singolare. La sede vescovile originaria, infatti, era inizialmente fuori dalla cinta muraria e precisamente presso un pagus detto Castrum Sancti Cassiani. Questo villaggio nel XII secolo fu raso al suolo dagli imolesi e con esso anche la sede vescovile. Successivamente alla devastazione, e solo dieci anni più tardi, il Vescovo raggiunse l’accordo con il Comune di Imola per riedificare la Cattedrale dentro le mura cittadine dove tutt’ora si trova.

Uscendo dalla diocesi di Imola e riprendendo la strada verso Faenza e la diocesi omonima si incontra invece la Cattedrale di san Pietro Apostolo che, eretta nel 1474 e consacrata nel 1581, si presenta ancora oggi incompiuta nella sua facciata. La Cattedrale, espressione dell’arte rinascimentale in Romagna, è la terza sede vescovile dalla creazione della diocesi.

Da Faenza l’itinerario si muove in quel di Forlì dove la chiesa Cattedrale di Santa Croce rappresenta il principale luogo di culto della diocesi di Forlì-Bertinoro. Completamente ricostruita in stile neoclassico, fu edificata nel suo impianto attuale su un preesistente edificio romanico del XII secolo.

Proseguendo per la via Emilia si incontra Cesena dove la storia della costruzione della Cattedrale (dedicata a San Giovanni Battista) è piuttosto singolare. La Cattedrale, la cui costruzione si iniziò per volere di Andrea Malatesta nel 1385 che la volle  “spostare” dalla sede precedente ubicata in altro luogo della città, fu fatta erigere seguendo i vecchi tradizionali canoni stilistici romanico-gotici. La chiesa nei secoli subì continui rimaneggiamenti, finché nel secolo XX° un’opera di corposo restauro e ripulitura riporterà la chiesa alle fattezze romaniche che oggi possiamo osservare.

 Proseguendo il tour nella terra di Romagna si arriva a Rimini con la sua stupenda Cattedrale dedicata a Santa Colomba, anche se molto più conosciuta come Tempio Malatestiano, assoluto capolavoro del quattrocento italiano. In effetti pur rappresentando il luogo di culto principale della diocesi riminese, entrarvi è un po’ come varcare la soglia di un antico tempio. Pensato e costruito per celebrare le ambizioni del signore della città, Sigismondo Pandolfo Malatesta, alla sua realizzazione contribuirono i principali artisti dell’epoca come Leon Battista Alberti, Agostino di Duccio e Piero della Francesca.

Infine con una digressione verso la Valmarecchia, l’itinerario giunge come ultima tappa a Pennabilli che accoglie i visitatori nella sua bella piazza di paese sormontata dall’imponente barocca Cattedrale della Diocesi di San Marino e Montefeltro. Il paese – noto anche per aver ospitato nell’ultima parte della sua vita Tonino Guerra – è uno scrigno di piccole sorprese a partire dalle opere di arte ambientale qua e là sparse dall’estro creativo del poeta.