Il complesso di San Francesco del Prato si trova a Parma, a pochi passi da Cattedrale e Battistero, sulla stessa piazza che ospita la Casa della Musica e la Casa del Suono.

Un monumento unico al mondo per il suo grande valore storico e culturale, per le sue ardite linee architettoniche e per la sua parabola storica singolare, che oggi finalmente torna a vivere.

La sua storia ha inizio, infatti, 800 anni fa quando nel 1220 circa a Parma arrivano i frati inviati da San Francesco che morirà qualche anno dopo, nel 1226.

La chiesa fu edificata in 200 anni senza interruzioni grazie alla sinergia tra frati e cittadini.

È l’unica chiesa in stile gotico della città ed è stata costruita secondo i canoni francescani dettati da San Bonaventura negli statuti di Narbonne del 1260.

Rimase luogo di culto per ben 600 anni, fino all’editto napoleonico del 1810, quando gli ordini religiosi vennero sciolti, i frati furono dispersi e la chiesa venne trasformata in un carcere: San Francesco del Prato è uno dei pochissimi esempi di chiesa-carcere in Europa e rimase luogo di reclusione fino al 1970.

Dopo secoli di abbandono, nel 2018 la Diocesi ha ottenuto la concessione d’uso e sono iniziati i lavori di restauro. È stato avviato un lavoro di recupero straordinario, che intende riportare alla luce San Francesco del Prato in tutta la sua bellezza, grazie al contributo di sponsor e cittadini.

Il progetto di restauro dell’edificio lo ha riportato alla funzione e alla bellezza originaria mantenendo, allo stesso tempo, una traccia visibile delle ferite subite nel corso della storia. Un esempio sono le finestre aperte sulla facciata in epoca carceraria che, seppur murate, sono volutamente riconoscibili come sottili cicatrici, a testimonianza della sofferenza inflitta alla chiesa e ai numerosi carcerati che l’hanno abitata.

La Chiesa è stata riconsacrata il 3 ottobre 2021 e, l’anno successivo, il Vescovo l'ha dichiarata “Santuario per la pace, la redenzione e la riconciliazione”.

Sul sito www.sanfrancescodelprato.it è possibile consultare il calendario di eventi liturgici e culturali proposti e organizzati dalla comunità allargata di frati e volontari.