Santuario della Beata Vergine delle Grazie di Boccadirio
Castiglione dei Pepoli
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Boccadirio è un incantesimo di silenzi e natura incontaminata. Il più importante Santuario del bolognese dopo quello di San Luca che ogni anno ad agosto è meta del pellegrinaggio di migliaia di fedeli. I primi documenti ufficiali degli inizi del ‘600 narrano dell’evento prodigioso accaduto il 6 luglio del 1480 a due pastorelli: Donato e Cornelia. La Madonna apparve loro mentre pascolavano sulla sponda del ruscello dove oggi campeggia l’altare maggiore. La Vergine Madre si avvicinò ai due fanciulli che la pregavano in estasi e predisse a Donato il sacerdozio e la vita monacale a Cornelia. Aggiunse che desiderava venisse costruito un luogo di preghiera e chi l’avrebbe qui invocata sarebbe stato riempito delle sue grazie (da qui il nome di Beata Vergine delle Grazie). La popolazione si adoperò per una prima costruzione. Verso il 1505 i fedeli, ricevuta l’immagine avuta in dono dalla veggente ormai divenuta Suor Brigida, demolirono il primo edificio e ne fecero un altro più ampio e dignitoso. Donato divenne parroco di Castiglione dei Pepoli e Cornelia fu monaca per quarant’anni nel convento di Santa Caterina da Siena a Prato. Attorno alla metà del ‘500, grazie alla generosità della nobile famiglia Pepoli, il tempio venne ampliato e impreziosito di opere d’arte diventando il luogo simbolo di tutto l’Appennino. Nel ‘600 venne costruito il loggiato che circonda il bellissimo chiostro terminato attorno al 1706 con l’adiacente Locanda del Pellegrino. Grande valore ha l’immagine sacra opera di Andrea Della Robbia, un bassorilievo di ceramica maiolicata bianca su fondo azzurro che raffigura la Madonna con il Bambino in piedi. Ogni anno, nel tempo delle rogazioni di maggio, l’icona torna nella chiesa di S. Michele di Baragazza fino all’Ascensione. Dal 1947 i padri Dehoniani si prendono cura del Santuario e dei pellegrini provenienti da tutto il mondo.