Monastero di Santa Maria degli Angeli
Busseto
Dove:
All'esterno sono da notare il bel portale con fregio in cotto, il sobrio rosone e le absidi poligonali. L’interno, spoglio ed essenziale, è diviso in tre navate da massicci pilastri polistili che sostengono le volte a crociera. A fianco della navata sinistra, in una nicchia rivestita di concrezioni rocciose, è custodito il Compianto sul Cristo morto di Guido Mazzoni (1476-77), capolavoro della scultura emiliana del Quattrocento. otto figure a grandezza naturale in terracotta policroma, rese con straordinaria introspezione psicologica e intensità emotiva. Secondo la tradizione, le sembianze di Nicodemo e Giuseppe d'Arimatea riproducono la fisionomia dei committenti Gianludovico e Pallavicino Pallavicino. Giuseppe Verdi frequentava questa chiesa fin da fanciullo e il 6 gennaio 1836, nel clima acceso delle polemiche per il concorso a maestro di cappella della Collegiata, vi tenne un seguitissimo concerto d’organo. È quindi lecito pensare che abbia interiorizzato, per farli poi riaffiorare nella produzione musicale della sua maturità, il dolore silenzioso e la teatralità contenuta che il gruppo statuario esprime. Nella navata sinistra si segnala il monumento funebre a padre Ireneo Affò (1741-1797), bussetano, grande erudito, bibliotecario e storico della città di Parma. Nella navata destra meritano una menzione l’affresco staccato con il Cristo caduto sotto la croce di Nicolò dell’Abate (1543-44 circa) e la tela di Antonio Campi con Madonna e Santi francescani (1580 circa). Il chiostro, coevo alla chiesa, ha subito vari rimaneggiamenti.