Pieve di San Giovanni Battista
Guiglia
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Posta a 463 metri sul livello del mare è citata su una carta di Nonantola del 996 assieme a Guiglia.
Dalla chiesa, dedicata a San Giovanni, si hanno notizie dal 1163, ma è databile al secolo precedente. All’interno sono conservate pitture e sculture di notevole pregio.
Elementi del presbiterio sono probabilmente del VIII - IX secolo e alcuni capitelli, come quelli della cripta, dell’XI.
La tela di San Giovanni Battista è del ‘600 e nel battistero ottagonale antistante la chiesa, costruito nel 1907, è conservato un fonte battesimale scolpito databile al IX secolo.
La chiesa di Trebbio riveste notevole importanza soprattutto per la ricchezza dell’arredo scultoreo. Proprio la datazione dei frammenti originali e il testo di un’epigrafe oggi perduta hanno suscitato dibattiti sull’epoca di fondazione, che la tradizione popolare attribuisce a Matilde di Canossa.
Oggi sembra generalmente accettata l’esistenza di un primitivo edificio di epoca carolingia e di un secondo dell’XI secolo a cui é attribuibile tutto il materiale originale. La chiesa, dedicata a S. Giovanni Battista, é documentata come pieve solo nel XII secolo, ma probabilmente godeva già da tempo di questa qualifica.
La Pieve di Trebbio nacque come chiesa dipendente dall’antichissima Pieve di S. Maria di Monteveglio, centro spirituale di un distretto rurale romano-bizantino, il pago Montebellium, ma molto presto divenne essa stessa chiesa matrice e pieve.
Un’enfiteusi del 996 dell’Abbazia di Nonantola cita per la prima volta, insieme a Guiglia, la località Trebbio, un toponimo abbastanza comune ma con un’etimologia complessa; in questo caso é probabile la derivazione dal latino trivium, incrocio di tre vie; un’interpretazione avvalorata anche oggi dalla vicinanza di un incrocio di piú strade, tra cui un percorso di crinale altomedievale che risaliva la valle del Panaro.
La pieve godette di una florida situazione economica e di notevole potere: pare accertato che fosse dotata di una collegiata di canonici e che già nel 1291 avesse 19 cappelle dipendenti, tra cui quelle di Guiglia, Pugnano, Castellino delle Formiche, Rocca di sopra e di Rocca di sotto.
Per maggiori approfondimenti, download della visita guidata, condotta dalla Prof.ssa Roberta Budrieri.