Abbazia di S. Maria Assunta
Valsamoggia
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L'Abbazia di Monteveglio, sorge sulla sommità di una collina che domina la valle del Samoggia, e si trova all'interno dell’antico borgo medievale fondato da Matilde di Canossa nel XI secolo. Per raggiungerla si arriva a Monteveglio, storica località della Valsamoggia, e si percorre Via Abbazia fino a ritrovarsi davanti all’entrata del Borgo (coordinate 44.467984177379634, 11.090576897505544), lasciando la macchina nel parcheggio a lato della strada.
All’odierno abitato si accede attraverso una porta ad arco, ciò che rimane delle antiche fortificazioni del borgo. Sopra la porta ad arco, infatti, si notano ancora le asole di sollevamento del ponte levatoio e il camminamento di ronda che sovrasta un breve tratto delle mura. Sulla destra, subito dopo l’ingresso, si trova la torre trecentesca, recentemente restaurata. Adiacente alla torre si trova l’antica Casa di San Benedetto, per secoli sede dell’oratorio e della confraternita di Santa Maria delle Rondini. Alla sinistra del portale d’ingresso si scorge invece la torre campanaria, di aspetto seicentesco, che aveva la funzione di richiamo per l’arengo della comunità. Si incontra successivamente l’oratorio dei santi Rocco e Sebastiano, piccolo edificio religioso eretto dagli abitanti durante l’epidemia di peste del 1631 e restaurato alla fine dell’Ottocento.
Proseguendo lungo la strada che attraversa il borgo, troviamo la chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta, le cui origini sono antichissime: venne costruita infatti nel ‘400, ma le forme attuali risalgono al periodo tra il XI e il XII secolo. L’intero complesso è stato restaurato tra il 1925 e il 1934 dall'architetto Giuseppe Rivani. La chiesa presenta un presbiterio, che si erge sopra alla cripta, ed è a tre navate. L'acquasantiera, posta nella navata di destra, è di epoca longobarda e, nella navata centrale, per accedere al presbiterio, si accede da una scala in stile barocco. L'altare ha cinque colonne ed è stato realizzato in marmo rosso di Verona. Ai lati del presbiterio vi è una struttura lignea in noce che ospita il coro. Nella cripta, posta al centro, vi è una pietra tombale. L'area è suddivisa in quattro campate di colonne e pilastri con tre altari posti nei tre absidi.
Attorno alla chiesa si sviluppa il complesso monastico.
Appena eretto, il monastero fu assegnato ai Canonici regolari di San Frediano di Lucca, antica congregazione monastica di regola agostiniana nata intorno al 556. I Canonici Regolari di San Frediano di Lucca arrivarono a Monteveglio tra il 1092 e il 1100 e rimasero all’incirca fino al 1450. Dopo il 1455 l’abbazia venne affidata ai Canonici Lateranensi di San Giovanni in Monte di Bologna, che provvidero ad abbellire questi luoghi con nuovi arredi e decorazioni, fra le quali un dipinto di Lorenzo Costa raffigurante l’Assunta, ora conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Nei secoli successivi il monastero acquistò una notevole prosperità economica, fino a possedere gran parte del territorio parrocchiale. Nella seconda metà del Novecento l'abbazia fu, per breve tempo, abitata dalla comunità di Don Giuseppe Dossetti, figura religiosa e politica di grande rilievo storico. Oggi, l'abbazia è tenuta dai francescani dell'ordine dei Fratelli di San Francesco.
Il Borgo Medievale è sempre aperto al pubblico. Per visitare l’abbazia è necessario contattare i Fratelli di San Francesco all’indirizzo email fratimonteveglio@gmail.com oppure al numero di telefono 051 6707931. La Chiesa è aperta tutti i giorni dalle 6:30 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 19:30. Mentre il chiostro interno è visitabile soltanto la domenica e i festivi dalle 15.00 alle 17.00.
Per informazioni generali contattare: UIT Colli Bolognesi
Tel. + 39 366 8982707 - info@visitcollibolognesi.it
Lunedì - Mercoledì-Giovedì e Venerdì 14.30-19, Sabato 9.00-13 e 15-18, Martedì e Domenica Chiuso
Fonti: volume “Le valli del Lavino e del Samoggia nella storia” a cura di Michelangelo Abatantuono, Giancarlo Dalle Donne ed Elisa Zanoli. con testi di Vittorio Lenzi, Renzo Franceschini, Giuseppe Iannini, Silvia Rubini
Comunità montana Unione dei Comuni Valle del Samoggia, 2006