Pieve di Bardone
Terenzo
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Risalente alla metà del XI secolo e dedicata a Maria Assunta, risulta coeva e architettonicamente vicina a quella di Sasso. La pieve di Santa Maria è uno dei luoghi più suggestivi della Via Francigena. L’impianto attuale risale ai secoli XVI e XVII, ma recenti scavi hanno messo in luce resti che risalirebbero almeno al VII secolo.
La chiesa di presenta oggi in una sovrapposizione di stili, in cui spiccano le sculture di scuola antelamica datate tra il XII e il XIII secolo.
L’attuale struttura è il frutto di due ampi rifacimenti databili intorno al XVII secolo e di restauri risalenti al XX; dell’originaria pieve rimangono solo poche tracce murarie e parte di un’abside. A livello scultoreo abbiamo qualche testimonianza in più, come le due lastre, una raffigurante la Glorificazione e una la Deposizione.
Sul lato destro della pieve si apre un portale in arenaria nella cui lunetta figura una Madonna con Bambino e un Santo.
Entrando troviamo custoditi due leoni stilofori originariamente ai piedi del portale e l’acquasantiera sorretta da una cariatide in origine sotto il pulpito, che ricorda, con le sue sculture di diavoli e diavolesse che occorre purificarsi prima di accedere ad un luogo santo, abbandonando vizi e tentazioni.
La principale attrattiva è la Deposizione della Croce che richiama in modo evidente la Deposizione antelamica posta all’interno del Duomo di Parma. Alla stessa mano possiamo attribuire il Cristo Benedicente tra i simboli dei quattro Evangelisti e Angeli