EVENTO TRASCORSO
Il complesso monumentale romanico della Abbazia di San Basilide. Visita e concerto serale
Abbazia di San Basilide
Gli eventi potrebbero subire variazioni, contattare sempre gli organizzatori prima di recarsi in loco.
In occasione della edizione di Monasteri Aperti 2022, sabato 8 ottobre 2022, apertura straordinaria della Abbazia di San Basilide con visita guidata e concerto.
Nello specifico:
-Visita guidata alle ore 17, del complesso monumentale romanico e luogo matildico, situato lungo il Cammino di Linari o "Via del sale"
- Concerto teatralizzato «Matilda, Dei gratia si quid est», alle ore 18:00, dedicato a Matilde di Canossa. In scena l'Ensemble vocale e strumentale Dramsam e Massimiliano Filoni, voce recitante.
Ingresso gratuito.
Informazioni e prenotazioni: email info@melusine.it - tel. 338 6310900
Numero massimo partecipanti: 80
LA VISITA - ore 17:00
La visita si svolge sulle dolci boscose colline di Badia Cavana, splendido esempio di architettura e scultura romaniche, situata lungo la Via del Sale (o di Linari), percorsa un tempo da pellegrini, mercanti e artigiani che nel monastero benedettino trovavano conforto spirituale e ospitalità.
La tradizione vuole che circa 900 anni fa Bernardo degli Uberti, il santo vescovo di Parma, abbia presieduto la dedicazione della Badia, da lui affidata ai confratelli monaci di Vallombrosa.
Matilde di Canossa, marchesa di Toscana, aveva fortemente voluto il fiorentino Bernardo della nobile famiglia degli Uberti sulla cattedra vescovile, per garantire la fedeltà della Chiesa e della Città di Parma al
Papato, impegnato nella lotta per le investiture. La costruzione di un monastero vallombrosano in quella posizione fu una scelta strategica dal punto di vista sia religioso, sia politico.
Da lì, infatti, la valle del torrente Parma si allarga e le ultime propaggini dell'Appennino dominano la pianura, mentre la Strada del Sale comincia ad inerpicarsi sui dossi che i pellegrini salivano fino al Passo del Lagastrello (il temuto Malpasso!), per scendere poi all’Abbazia di Linari e al mare di Luni e proseguire verso Roma.
La narrazione delle guide tratterà gli aspetti storici e artistici, ma anche quelli naturalistico-ambientali.
Accanto alla Badia è un fico ultracentenario con una chioma di 50 m. di diametro e 7 d’altezza, censita tra gli alberi storici dell’Emilia Romagna. Si parlerà del mondo medievale dal quale hanno origine le eccellenze
gastronomiche del territorio parmense: boschi, querce, longobardi, di S. Antonio abate, delle tradizioni e curiosità a lui legate e – naturalmente – della “gran contessa” Matilde di Canossa.
IL CONCERTO – ore 18:00
Un ritratto inconsueto di Matilde tra storia, mito e romanzo, con la modalità della narrazione teatrale insieme alla musica dal vivo. Le storie sono ispirate alla biografia coeva ma anche ad autori della letteratura
contemporanea e alle leggende fiorite intorno alla “gran contessa”.
In programma MUSICHE DEI SECOLI XI-XIII e TESTI ISPIRATI O TRATTI PRINCIPALMENTE DA: Donizone, Vita Mathildis, a cura di V. Fumagalli e P. Golinelli, Milano - Zurigo 1984 Vito Fumagalli, Matilde di Canossa. Potenza e solitudine di una donna del Medioevo, Bologna 1996
Edgarda Ferri, La grancontessa. Vita, avventure e misteri di Matilde di Canossa, Milano 2002 Giuseppe Pederiali, Un giorno di Matilde in L’osteria della fola, Milano 2002
Note al programma
Matilde, per grazia di Dio se è qualcosa (“Matilda, Dei gratia si quid est”): così - umilmente - si firmava e si presentava ai suoi contemporanei Matilde di Canossa, nata a Mantova nel 1046 da Bonifacio e Beatrice di
Lorena, cugina di quell’Enrico di Franconia che diventò poi l’imperatore Enrico IV.
Memorabili i tre giorni da lui trascorsi all’addiaccio nel gennaio del 1077 in attesa d’essere ricevuto dal Papa Gregorio VII, ospite di Matilde, per chiedere la remissione della scomunica (da cui il famoso detto: “andare a Canossa”).
Matilde, morta nel 1115, riposa dal 1644 nella basilica di S. Pietro, in Vaticano: valga anche questo particolare a dimostrare la considerazione da cui sono ammantate le sue gesta.
Personaggio di primaria importanza nella storia del Medioevo europeo, guerriera, politica, poliglotta, Matilde fu donna di potere, controcorrente, al centro di uno scontro epocale: oggetto d’esaltazione da una parte (chiamata figlia di Pietro, ancella del Signore) e di denigrazione dall’altra (accusata di essere una meretrice, amante di Gregorio VII).
Ma... come visse, come poté diffondere intorno a sé una fama che il tempo avrebbe solo accresciuto? Cosa desiderava veramente il suo cuore? La cornice di questo spettacolo è data dall’incontro di parole e musica, per narrare e fantasticare della nobile condottiera, evocando le pagine di racconti mitici e leggendari.
Un ritratto inconsueto di Matilde tra storia, mito e romanzo, con la modalità della narrazione teatrale insieme alla musica dal vivo. Le storie sono ispirate alla biografia coeva ma anche ad autori della letteratura contemporanea e alle leggende fiorite intorno alla “gran contessa”.
Nello specifico:
-Visita guidata alle ore 17, del complesso monumentale romanico e luogo matildico, situato lungo il Cammino di Linari o "Via del sale"
- Concerto teatralizzato «Matilda, Dei gratia si quid est», alle ore 18:00, dedicato a Matilde di Canossa. In scena l'Ensemble vocale e strumentale Dramsam e Massimiliano Filoni, voce recitante.
Ingresso gratuito.
Informazioni e prenotazioni: email info@melusine.it - tel. 338 6310900
Numero massimo partecipanti: 80
LA VISITA - ore 17:00
La visita si svolge sulle dolci boscose colline di Badia Cavana, splendido esempio di architettura e scultura romaniche, situata lungo la Via del Sale (o di Linari), percorsa un tempo da pellegrini, mercanti e artigiani che nel monastero benedettino trovavano conforto spirituale e ospitalità.
La tradizione vuole che circa 900 anni fa Bernardo degli Uberti, il santo vescovo di Parma, abbia presieduto la dedicazione della Badia, da lui affidata ai confratelli monaci di Vallombrosa.
Matilde di Canossa, marchesa di Toscana, aveva fortemente voluto il fiorentino Bernardo della nobile famiglia degli Uberti sulla cattedra vescovile, per garantire la fedeltà della Chiesa e della Città di Parma al
Papato, impegnato nella lotta per le investiture. La costruzione di un monastero vallombrosano in quella posizione fu una scelta strategica dal punto di vista sia religioso, sia politico.
Da lì, infatti, la valle del torrente Parma si allarga e le ultime propaggini dell'Appennino dominano la pianura, mentre la Strada del Sale comincia ad inerpicarsi sui dossi che i pellegrini salivano fino al Passo del Lagastrello (il temuto Malpasso!), per scendere poi all’Abbazia di Linari e al mare di Luni e proseguire verso Roma.
La narrazione delle guide tratterà gli aspetti storici e artistici, ma anche quelli naturalistico-ambientali.
Accanto alla Badia è un fico ultracentenario con una chioma di 50 m. di diametro e 7 d’altezza, censita tra gli alberi storici dell’Emilia Romagna. Si parlerà del mondo medievale dal quale hanno origine le eccellenze
gastronomiche del territorio parmense: boschi, querce, longobardi, di S. Antonio abate, delle tradizioni e curiosità a lui legate e – naturalmente – della “gran contessa” Matilde di Canossa.
IL CONCERTO – ore 18:00
Un ritratto inconsueto di Matilde tra storia, mito e romanzo, con la modalità della narrazione teatrale insieme alla musica dal vivo. Le storie sono ispirate alla biografia coeva ma anche ad autori della letteratura
contemporanea e alle leggende fiorite intorno alla “gran contessa”.
In programma MUSICHE DEI SECOLI XI-XIII e TESTI ISPIRATI O TRATTI PRINCIPALMENTE DA: Donizone, Vita Mathildis, a cura di V. Fumagalli e P. Golinelli, Milano - Zurigo 1984 Vito Fumagalli, Matilde di Canossa. Potenza e solitudine di una donna del Medioevo, Bologna 1996
Edgarda Ferri, La grancontessa. Vita, avventure e misteri di Matilde di Canossa, Milano 2002 Giuseppe Pederiali, Un giorno di Matilde in L’osteria della fola, Milano 2002
Note al programma
Matilde, per grazia di Dio se è qualcosa (“Matilda, Dei gratia si quid est”): così - umilmente - si firmava e si presentava ai suoi contemporanei Matilde di Canossa, nata a Mantova nel 1046 da Bonifacio e Beatrice di
Lorena, cugina di quell’Enrico di Franconia che diventò poi l’imperatore Enrico IV.
Memorabili i tre giorni da lui trascorsi all’addiaccio nel gennaio del 1077 in attesa d’essere ricevuto dal Papa Gregorio VII, ospite di Matilde, per chiedere la remissione della scomunica (da cui il famoso detto: “andare a Canossa”).
Matilde, morta nel 1115, riposa dal 1644 nella basilica di S. Pietro, in Vaticano: valga anche questo particolare a dimostrare la considerazione da cui sono ammantate le sue gesta.
Personaggio di primaria importanza nella storia del Medioevo europeo, guerriera, politica, poliglotta, Matilde fu donna di potere, controcorrente, al centro di uno scontro epocale: oggetto d’esaltazione da una parte (chiamata figlia di Pietro, ancella del Signore) e di denigrazione dall’altra (accusata di essere una meretrice, amante di Gregorio VII).
Ma... come visse, come poté diffondere intorno a sé una fama che il tempo avrebbe solo accresciuto? Cosa desiderava veramente il suo cuore? La cornice di questo spettacolo è data dall’incontro di parole e musica, per narrare e fantasticare della nobile condottiera, evocando le pagine di racconti mitici e leggendari.
Un ritratto inconsueto di Matilde tra storia, mito e romanzo, con la modalità della narrazione teatrale insieme alla musica dal vivo. Le storie sono ispirate alla biografia coeva ma anche ad autori della letteratura contemporanea e alle leggende fiorite intorno alla “gran contessa”.
DOVE
via S. Michele Cavana, 4-18, fraz. Badia Cavana, Lesignano de' Bagni, (PR)
gratuito
GIORNI & ORARI
Ottobre-2022 | ||||||
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31 | 01 | 02 | 03 | 04 | 05 | 06 |
INFO & BIGLIETTI
Melusine Associazione Culturale
338 6310900