EVENTO TRASCORSO

Abbazia di Santa Maria Assunta di Monteveglio

Comune di Valsamoggia

Gli eventi potrebbero subire variazioni, contattare sempre gli organizzatori prima di recarsi in loco.

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Nell’ambito dell’iniziativa Monasteri Aperti, proponiamo una passeggiata alla scoperta degli aspetti storici dell’antico Borgo e dell' Abbazia di Monteveglio, antico feudo di Matilde di Canossa. Percorrendo la strada che attraversa l'abitato, si arriverà all'Abbazia di Santa Maria Assunta di Monteveglio. Le origini di questa pieve sono antichissime: venne costruita infatti nel ‘400, ma le forme attuali risalgono al periodo tra il XI e il XII secolo. L’intero complesso è stato restaurato tra il 1925 e il 1934 dall'architetto Giuseppe Rivani. La chiesa presenta un presbiterio, che si erge sopra alla cripta, ed è a tre navate. L'acquasantiera, posta nella navata di destra, è di epoca longobarda e, nella navata centrale, per accedere al presbiterio, si accede da una scala in stile barocco. L'altare ha cinque colonne ed è stato realizzato in marmo rosso di Verona. Ai lati del presbiterio vi è una struttura lignea in noce che ospita il coro. Nella cripta, posta al centro, vi è una pietra tombale. L'area è suddivisa in quattro campate di colonne e pilastri con tre altari posti nei tre absidi. Attorno alla chiesa si sviluppa il complesso monastico.
Appena eretto, il monastero fu assegnato ai Canonici regolari di San Frediano di Lucca, antica congregazione monastica di regola agostiniana nata intorno al 556. I Canonici Regolari di San Frediano di Lucca arrivarono a Monteveglio tra il 1092 e il 1100 e rimasero all’incirca fino al 1450. Dopo il 1455 l’abbazia venne affidata ai Canonici Lateranensi di San Giovanni in Monte di Bologna, che provvidero ad abbellire questi luoghi con nuovi arredi e decorazioni, fra le quali un dipinto di Lorenzo Costa raffigurante l’Assunta, ora conservato presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna.
Nei secoli successivi il monastero acquistò una notevole prosperità economica, fino a possedere gran parte del territorio parrocchiale. Nella seconda metà del Novecento l'abbazia fu, per breve tempo, abitata dalla comunità di Don Giuseppe Dossetti, figura religiosa e politica di grande rilievo storico. Oggi, l'abbazia è tenuta dai francescani dell'ordine dei Fratelli di San Francesco.

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