Il Monastero di San Giovanni Evangelista in Parma e Monasteri Aperti 2021
I capitoli più significativi della realtà monastica
Per la nuova edizione dell’autunno 2021 di Monasteri aperti il percorso nel cenobio di San Giovanni Evangelista in Parma in tre sezioni, sviluppando i capitoli più significativi della realtà monastica.
Il Monastero, eccezionale scrigno di capolavori d’arte di fama mondiale, si giova di ‘esterni’ dal fascino particolare, la fabbrica architettonica, i chiostri, gli orti, i quali riflettono la profonda spiritualità tutta cassinese che li vide nascere.
Giova ricordare che l’area giovannea già in alta epoca vantava una considerevole estensione fra orti, giardini e coltivi.
È negli intenti iniziare il cammino in San Giovanni, con le parole di Padre Agostino, cellerario del Monastero, il quale illustrerà le funzioni dei monaci cassinesi.
Un’argomentazione che muove dall’interno del monastero dunque, ed è volta ad illustrare gli aspetti più significativi della Regola benedettina.
Tale esordio sarà propedeutico alla descrizione dello straordinario patrimonio artistico di San Giovanni, ispirato a quei valori cassinesi che ne determinarono l’esistenza.
Questa sezione sarà dedicata all’eccellenza architettonica dell’intero complesso e ai capolavori di Correggio e Parmigianino, affrescati dai due maestri nella chiesa, con particolare attenzione al costante impegno dei padri nella tutela e conservazione: un esempio è reso dal recente restauro manutentivo del ciclo di affreschi correggeschi della prima campata di destra della navata centrale, ( autunno 2020), cui seguirà, proprio a partire dal prossimo autunno, il prosieguo dell’intervento di restauro nella seconda, successiva campata.
Si tratta di una tappa importante della nostra passeggiata.
Sarà data altresì rilevanza alla cultura artistica che si era irradiata nel tempo di Correggio grazie ad artefici che, come A. Begarelli, furono attivi in San Giovanni, ma soprattutto nel monastero di San Pietro in Modena, aprendo così ab antiquo un dialogo che continua ad oggi grazie alla positiva collaborazione fra le due realtà monastiche.
La terza sezione sarà dedicata alla civiltà cassinese nel suo sviluppo storico-spirituale all’interno di San Giovanni tramite due tappe: una nel refettorio antico, l’altra nella preziosa biblioteca monumentale, arricchita da affreschi cinquecenteschi e da preziosi codici miniati.
Ciò che sarà visibile ai nostri occhi nel corso delle visite è frutto della storia plurisecolare che ha accompagnato l’evoluzione dell’ordine dei monaci neri; i quali, con l'ingresso nella Congregazione di Santa Giustina nel 1477, riacquisirono un nuovo splendore. Diedero così vita, anche tramite uno straordinario sforzo edilizio, ad un fermento artistico-spirituale tale da consacrare la bellezza, nel senso più pieno del termine, quale valore aggiunto dell’esistenza.
E dunque dal secolo d’oro, il Cinquecento, i padri hanno saputo conservare e preservare un mondo, oggi più ridotto per estensione rispetto al passato, ma non per questo meno grande, fedeli sempre al monito: ‘Ora, lege et labora’.
Dott.ssa Maria Cristina Chiusa