Sentiero dei Ducati
Rilanciato, curato e coordinato dal Cai Reggio Emilia, con la fattiva collaborazione delle Sezioni Cai di Fivizzano e Sarzana e grazie al rapporto con i Comuni attraversati (per la manutenzione del sentiero), con l'Ente Parchi Emilia Centrale, con il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano e con Iren, che hanno sostenuto il progetto.
Oggi si percorre in 11 tappe attraversando gli antichi Ducati di Modena e Reggio Emilia da una parte e Parma e Piacenza dall'altra, in Emilia, tra i territori contesi nei secoli tra i Malaspina, Firenze, Genova in Toscana e Liguria.
Tutto il sentiero è segnato sul terreno con i segnavia del Cai e con la sigla SD.
All'itinerario da percorrere a piedi si affiancano quelli per MTB e per Gravel, studiati dal Gruppo MTB del Cai Reggio Emilia.
Il percorso passa attraverso i castelli matildici delle prime colline reggiane (Bianello e Canossa), valli di grande interesse naturalistico come quelle del Tassobbio, del Tassaro e dell'Enza, supera il crinale tosco-emiliano al Passo del Lagastrello, scende nell'alta Lunigiana tra suggestivi borghi e castelli, passa sotto le Apuane e arriva al Tirreno a Sarzana e Luni.
E' un entusiasmante, ininterrotto rincorrersi di vigneti, castelli, boschi e coltivi, cime tozze o più ardite, antiche pievi e borghi, fresche forre e impetuosi torrenti, foreste di faggi e castagni secolari ma anche lecci ed ulivi.
Snodi
Il SD incrocia lungo il suo percorso la Via Matildica del Volto Santo, la Via di Linari, l'Alta Via dei Parchi, il Sentiero Italia Cai e la Via Francigena. Attraverso il Sentiero Cai 672 della Val d'Enza, che parte da Brescello, si collega sul Po alla Ciclovia Vento. Il suo itinerario attraversa il Paesaggio Protetto Collina Reggiana-Terre di Matilde, la Riserva Naturale della Rupe di Campotrera, il Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano e varie aree ZSC, oltre tutta la Riserva di Biosfera Mab Unesco dell’Appennino Tosco Emiliano.